Nuovi scenari per la sostenibilità urbana nello sfruttamento del potenziale energetico delle città: lo sfruttamento del rifiuto organico nei quartieri attraverso lo studio di Biogas Community Energy systems Alessandro Pracucci

Ateneo
Università degli Studi di Ferrara

L’importanza di elaborare e sviluppare nuove strategie per la diffusione di best practices legati al topic della sostenibilità, inteso nella sua accezione più sistemica includendo i temi ambientali, sociali ed economici, rappresenta oggi uno degli scenari più interessanti nel panorama della ricerca scientifica in architettura. Il riconoscimento a livello internazionale e la progressiva sensibilizzazione sul tema intrapresi con le politiche e i piani programmatici promossi negli ultimi 20 anni, rappresentano un forte stimolo al pensare la sostenibilità in modo omnicomprensivo per provare a raggiungere una sua piena realizzazione. Se la promozione delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER) è stata negli ultimi decenni una componente di ricerca, sia teorica che sperimentale, capace di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dei gas serra e di aumento dell’indipendenza dalle fonti fossili, basilari nelle strategie d’azione nazionali ed internazionali, è necessario in questa fase prevedere interventi e soluzioni nuovi per la loro diffusione specie all’interno di quei tessuti urbani consolidati che non sono nati per accoglierle. In questo quadro, assumono un ruolo centrale lo sfruttamento di tutte quelle risorse locali, materiali e immateriali, che possano consentire il raggiungimento degli obiettivi energetici previsti. Occorre quindi affiancare allo sviluppo della ricerca legata all’efficientamento e al rendimento delle tecnologie, esistenti e non, anche la definizione di scenari che vedano nell’integrazione tecnologica, nello sviluppo di nuovi modelli economici e sociali, l’opportunità di garantire una loro consapevole e duratura applicazione. Una delle FER che può essere utilizzata con questo scopo, è il biogas. Il biogas infatti, oltre al suo intrinseco potenziale energetico, necessita di riflessioni di tipo legislativo, urbanistico, tecnologico, energetico, sociale ed economico che consentano di sviluppare il concetto di sostenibilità in modo multidisciplinare, trovando negli ambiti urbani una sfida ancor più stimolante per il successo di queste strategie.

All’interno del menzionato scenario si inserisce il presente lavoro di ricerca con l’obiettivo di comprendere la sostenibilità e l’opportunità nella promozione e diffusione di sistemi che, partendo dall’utilizzo del rifiuto organico, permettano la creazione di una filiera corta e di un sistema circolare che consenta di avere la produzione, la raccolta, la gestione e il riutilizzo della biomassa urbana a chilometro zero, là dove viene prodotta. Lo scopo diviene così molteplice e non si limita al solo approvvigionamento energetico a livello di quartiere. Quello che è infatti oggi comunemente considerato come uno scarto delle quotidiane attività domestiche e destinato ad essere trattato come rifiuto, offre un’occasione per lo sviluppo di un modello di Biogas Community Energy system capace di affrontare il tema della sostenibilità in modo olistico. Sfruttando la biomassa organica urbana come matrice energetica, occorre pensare e programmare nuovi modelli di sostenibilità legati a tutti quegli aspetti della vita del rifiuto. Cittadini e loro abitudini, aziende e tecnologie per la raccolta e la gestione del rifiuto, quadri normativi del biogas e della biomassa, predisposizione di un quartiere urbano e della sua comunità ad accogliere e rendere efficienti questi sistemi, sono elementi che devono necessariamente essere esaminati l’uno rispetto all’altro in una visione d’insieme. Occorre quindi ripensare l’applicazione delle tecnologie esistenti all’interno di modelli di promozione e valorizzazione energetica nuovi, in grado di promuovere programmi di cooperazione energetica, tali da divenire strumenti di coesione sociale, tra cittadini e le comunità che vi partecipano.

Appare quindi evidente come le risorse locali coinvolte non siano più solo quelle identificabili con la matrice organica, ma diventano anche tutte quelle risorse immateriali, proprie del tessuto sociale tipiche del quartiere in cui una Biogas Community è promossa, mediate dal know-how, tecnologico e esperienziale, che amministrazioni e imprese del territorio possono fornire. La presente ricerca dottorale, partendo quindi dalle necessità e dalle criticità di approvvigionamento ed efficientamento energetico della città, ambisce a comprendere limiti e potenziali sull’opportunità di un utilizzo di queste risorse locali all’interno dei tessuti urbani consolidati e delle sue tipiche criticità. L’applicazione in particolar modo delle energie rinnovabili deve confrontarsi con le difficoltà tipiche della città, in primo luogo i vincoli morfologici che ne impediscono un’applicazione efficiente. Se però da una parte la morfologia urbana rappresenta una componente ostativa per l’applicazione di sistemi energetici a biogas, questo limite deve essere pesato dalla capacità delle aree urbane di produrre a ciclo continuo materiale organico – Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Domestici (FORSU), biomassa derivate dalla manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree verdi, scarichi domestici – contribuendo a determinare l’insieme della biomassa urbana. Modificare l’attuale utilizzo e passare a considerare la frazione organica da rifiuto a biomassa apre numerose direzioni di ricerca, specie in relazione alla trasformazione di questa matrice organica in biogas, vettore energetico che consente lo sviluppo di sistemi energetici differenti – dalla micro-cogenerazione, all’uso domestico, sino al trasporto –, il cui utilizzo passa dalle tematiche legate al rifiuto – produzione, raccolta, gestione – nonché da dinamiche comportamentali , pubbliche e private, legate all’intera filiera a livello di quartiere, incidendo quindi sul metabolismo urbano della città.

Il concetto di smart viene sviluppato nella sua accezione multidisciplinare grazie allo sviluppo parallelo e integrato di tematiche differenti – normative, urbanistiche, tecnologiche, energetiche, sociali, economiche – contribuendo allo sviluppo e alla diffusione dei contenuti legati al tema della sostenibilità.

La ricerca di dottorato rappresenta una prima fase nella valutazione di Biogas Community Energy system. Affiancata alla ricerca teorica, verranno definiti strumenti valutativi per i possibili portatori di interesse – cittadini, realtà di vicinato, enti pubblici, imprese – indirizzando verso una valutazione preventiva della sostenibilità del sistema. Il coinvolgimento degli stakeholders del progetto, consentirà di studiare e intervenire sulle varie componenti valutative e progettuali, in grado di individuare una buona pratica metodologica da seguire nell’ottimizzazione dei processi di efficientamento energetico nei quartieri.

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